L’obiettivo che ci proponiamo per i prossimi anni è principalmente uno: rendere Chiari una città dove si vive bene.
Da questo derivano e a questo si richiamano idee, iniziative, proposte che di seguito esponiamo e che secondo noi possono aiutarci a raggiungere insieme il traguardo. Vorremmo prima di tutto una città pacificata. E per arrivare a questo serve un’amministrazione che sappia guardare con dignità, onestà, concretezza e trasparenza ai bisogni reali, alle preoccupazioni – e perché no – ai desideri della nostra gente e del suo territorio.
Chiari non è un’oasi confinata nel deserto. Pensiamola piuttosto come un’isola all’interno di un vasto arcipelago di altre isole con le quali può e deve relazionarsi (Enti, Comuni, Associazioni, etc.) perché oggi, soprattutto attraverso sinergia e sussidiarietà, si possono ottenere, non solo maggiori risorse, ma anche maggiori e migliori servizi. Abbiamo stilato un programma che si articola in dieci punti. La stesura non è in ordine d’importanza. Tutti gli argomenti contribuiscono insieme al bene comune.
Lo abbiamo volutamente scritto con un linguaggio colloquiale, informale, diremmo quasi confidenziale. Abbiamo usato spesso la forma condizionale perché ci è parsa più garbata e onesta, e non perché siamo incerti sul da farsi, non perché non abbiamo idee chiare, non perché non abbiamo progetti, ma perché siamo ben consapevoli che l’agire amministrativo non dipende unicamente dalla volontà politica. Molteplici circostanze e concause possono richiedere, in momenti diversi, per il bene della comunità, di dare priorità ad alcune scelte piuttosto che ad altre, di percorrere una strada piuttosto che un’altra. Non possiamo nasconderci e non vogliamo nascondere il fatto che nei prossimi anni – dopo un periodo in cui sono arrivati a Chiari molti finanziamenti – uno dei problemi sarà il reperimento delle risorse. Cercheremo, secondo un criterio sempre valido che è la “diligenza del buon padre di famiglia” di mediare fra le diverse esigenze per soddisfare al meglio i bisogni della comunità.